Reddito di Cittadinanza è pignorabile?

da | Indagini Patrimoniali

Il reddito di cittadinanza è pignorabile? In questo articolo analizzeremo i profili di pignorabilità di uno dei provvedimenti più controversi degli ultimi mesi

INDICE

  1. I dubbi sulla norma
  2. Crediti pignorabili ed impignorabili
  3. Quindi il reddito di cittadinanza è pignorabile?
  4. individuare se un soggetto percepisce il reddito di cittadinanza

I dubbi sulla norma

Il legislatore, nei vari meandri che compongono la norma ed i relativi decreti attuativi, ha sufficientemente descritto, con paletti chiari, chi ha diritto e chi no a ricevere queste somme erogate dallo stato, come lotta alla povertà e aiuto al reinserimento nel mondo del lavoro.

Purtroppo non ha usato la stessa meticolosità nel descrivere le eventuali storture che si sarebbero potute verificare, finanche non pronunciarsi espressamente sulla pignorabilità dell’emolumento.

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Questo argomento risulta di grande interesse, come è possibile immaginare, in quanto molti dei percettori del reddito di cittadinanza, non avendo un lavoro od avendolo perso di recente, probabilmente non riusciranno ad onorare i debiti contratti negli ultimi anni, e si vedranno recapitare a breve lettere di messa in mora se non ingiunzioni di pagamento, che alla fine sfoceranno in pignoramenti con tutta probabilità infruttuosi.

E’ quindi molto importante fare chiarezza sulla norma (anzi sul vulnus normativo in merito) al fine di capire come comportarsi di fronte ad un credito da recuperare da parte di una persona fisica/giuridica, avente come debitore un nullatenente, ma comunque percettore del tanto agognato assegno di povertà.

Crediti pignorabili ed impignorabili

Va innanzitutto detto che ci sono crediti pignorabili e crediti impignorabili, come ben spiegato all’art. 545 c.p.c. , e che comunque, anche in caso di pignorabilità delle somme, vi sono delle distinzioni sulla quota pignorabile, a seconda che si tratti di stipendio/salario, pensione, crediti assicurativi o altro

Nel merito vanno quindi descritti i crediti totalmente impignorabili, ossia i “, crediti alimentari”, “crediti aventi per oggetto sussidi di grazia o di sostentamento a persone comprese nell’elenco dei poveri”, e “crediti derivanti da pensione di invalidità”.

Molto diverso invece il caso in cui le somme percepite derivino da lavoro o da pensione, le quali vanno distinte a sua volta nella quota di pignorabilità. Infatti mentre è possibile pignorare un quinto del totale dello stipendio percepito da un debitore (fatto salvo non vi siano pignoramenti preesistenti e di conseguenza il Giudice delle esecuzione provvederà a mettere in coda il creditore, facendo si che possa terminare la restituzione già in atto, per poi procedere ad iniziarne una nuova), lo stesso non è possibile in caso di percettori di pensione, in quanto sia il legislatore che la Suprema Corte, hanno ben enucleato come dette somme siano frutto di un sostentamento assistenzialistico, quindi atte a permettere al soggetto percettore di condurre una vita dignitosa, potendo utilizzare tali somme per i primari bisogni fisiologici alla sopravvivenza.

Quindi in presenza di tali emolumenti con fini specifici, le somme pignorabili sono molto risicate, e cioè un quinto dell’eccedenza della pensione minima sociale, aumentato della metà, che per l’anno corso, in virtù aggiornamenti ISTAT, sono pari ad € 700,00 circa. Fa sì quindi che le uniche somme pignorabili saranno esclusivamente le eccedenze, e sempre nella misura del “quinto”.

A questo punto la ratio della domanda è semplice :

–        Il Reddito di Cittadinanza è assoggettabile ad uno stipendio/salario od ad una pensione assistenzialistica di quiescenza?

Purtroppo nè il Legislatore e nemmeno la Suprema Corte, hanno ancora provveduto a pronunciarsi in merito a questo quesito, quindi gli addetti ai lavori non hanno potuto fare altro che analizzare con cura la normativa del Reddito, al fine di estrapolarne la natura.

Quindi il reddito di cittadinanza è pignorabile?

Ma allora il reddito di cittadinanza è pignorabile? Ed è proprio questo il nocciolo della questione, in quanto il reddito di cittadinanza non può certo essere considerato uno stipendio/salario, visto che non deriva da nessuna prestazione lavorativa presente o passata, né tanto meno può essere assoggettato ad uno strumento strettamente pensionistico/assistenzialistico di quiescenza, visto che non viene maturato dal versamento di qualsivoglia forma di contributo.

Il reddito de quo, come espressamente dichiarato all’atto della Sua introduzione, è pensato intrinsecamente come una sorta di strumento volto a contrastare la povertà da un lato, mentre ambisce ad aiutare a ridurre la disoccupazione e contestualmente reinserire nel mondo del lavoro chi purtroppo il lavoro lo ha perso.

Detta connotazione sopra citata fa si quindi che, non potendo accomunare tale reddito  a nessuno degli esempi esplicitati, l’emolumento de quo sia al momento pignorabile, ma soprattutto lo sia nella sua interezza, non dovendo salvaguardare la “quota di sopravvivenza” relativa ad i soli trattamenti pensionistici.

Quindi se ne deduce che, fatte salve le eventuali interpretazioni che in sede di pignoramento potranno essere espresse dai Giudici di turno, non esiste nessun motivo ostativo che renda il reddito di cittadinanza un reddito impignorabile, fatta salva la cosiddetta “pensione di cittadinanza”, che invece nasce esclusivamente al fine di integrare un trattamento pensionistico già in auge, ma ritenuto insufficiente  dal legislatore al fine di poter condurre una vita dignitosa.

È quindi presumibile che i creditori del beneficiario nullatenente possano peritarsi di insistere per l’assegnazione del reddito a proprio appannaggio. L’importo del sussidio potrebbe rappresentare, infatti, l’unico oltre che l’ultimo viatico per provare il recupero crediti di somme che altrimenti rimarrebbero insolute.

Di conseguenza se ne consegue che tutti i percettori del Reddito di Cittadinanza, siano soggetti pignorabili e quindi sotto un certo punto di vista solvibili, al fine di vedere soddisfatte le pretese dei creditori.

Individuare se un soggetto percepisce il reddito di cittadinanza?

Quindi, a conclusione di questo complicato excursus normativo, riteniamo sia importante per tutti coloro che vantano crediti da persone indigenti, venire a conoscenza della presenza o meno dell’assegnazione di tale emolumento, ed è per questo che può essere importante eseguire un’efficace investigazione anche per verificare la percezione di tale reddito.

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  1. I dubbi sulla norma
  2. Crediti pignorabili ed impignorabili
  3. Quindi il reddito di cittadinanza è pignorabile?
  4. Individuare se un soggetto percepisce il reddito di cittadinanza

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