Rintraccio conti correnti: guida pratica 2025
Vuoi sapere se il tuo debitore possiede conti correnti attivi, libretti postali o carte con IBAN pignorabili?
Il rintraccio conti correnti è l’indagine più richiesta in ambito recupero crediti, perché fornisce dati concreti e aggiornati per agire in modo mirato.
In questa guida ti spieghiamo cos’è, cosa puoi ottenere, le differenze tra Full, Full Plus e Verifica+, i pacchetti disponibili e gli aspetti legali da conoscere.
- Cos’è il rintraccio conti correnti
- Cosa scopri con un rintraccio
- Rintraccio conti correnti con capienza (non saldo)
- Tipologie di rintraccio: FULL, FULL Plus e Verifica+
- Pacchetti multi-indagine
- Costi e tempi
- Aspetti legali e differenze con il 492-bis
- Quando conviene il rintraccio rispetto ad altre indagini
- Domande frequenti
Cos’è il rintraccio conti correnti
Il rintraccio conto corrente debitore è un servizio investigativo svolto da agenzie autorizzate con
licenza prefettizia ex art. 134 TULPS.
L’obiettivo è individuare i rapporti bancari e postali intestati a un soggetto, così da permettere al creditore di valutare l’efficacia di un’azione esecutiva o decidere se avviare un pignoramento.
A differenza di semplici accessi a banche dati, che spesso restituiscono informazioni datate, l’indagine bancaria fornisce dati aggiornati al momento della richiesta, con un report in PDF legal-ready pronto per essere utilizzato in giudizio. Per una panoramica completa consulta anche la sezione dedicata alle indagini bancarie.
Facciamo un esempio pratico: un avvocato deve recuperare 20.000 € per conto di un cliente.
Se si limita a richiedere un semplice accesso all’anagrafe tributaria, può scoprire che il debitore aveva un conto bancario anni fa, senza sapere se oggi sia ancora operativo.
Con il rintraccio conti correnti, invece, riceve un documento che indica quali conti sono attivi al momento della richiesta, se sono utilizzati e se presentano disponibilità.
Questo consente di predisporre un pignoramento mirato evitando costi inutili.
In sintesi, il rintraccio conti correnti non è una semplice “ricerca in banca dati”, ma un’attività investigativa a valore aggiunto, che fornisce dati concreti, aggiornati e immediatamente azionabili.
Cosa puoi ottenere con un rintraccio
- Conti correnti bancari con ABI e CAB.
- Conti postali e libretti BancoPosta.
- Carte prepagate e carte IBAN (es. PostePay).
- Conti online (es. N26, Revolut, Bunq) se operanti in Italia.
Si tratta di una vera e propria ricerca conti correnti debitore, utile per individuare rapporti finanziari aggredibili. Il report può includere anche un’indicazione sulla capienza, così da evitare pignoramenti su conti vuoti o chiusi.
Rintraccio conti correnti con capienza (non saldo)
Una delle domande più frequenti riguarda il rintraccio conti correnti con saldo.
È importante chiarire che nessuna agenzia investigativa può accedere al saldo preciso di un conto,
dato che si tratta di un’informazione riservata e accessibile solo agli istituti bancari o al titolare del conto.
Quello che invece possiamo fornire è un dato investigativo di capienza:
ovvero un’indicazione se il conto è attivo e presenta disponibilità tali da rendere efficace un pignoramento.
La differenza è sostanziale: conoscere il saldo esatto non è possibile in sede preventiva, ma sapere se un conto è capiente o meno consente al creditore di scegliere la strategia giusta.
Questa informazione è assente nella ricerca ex art. 492-bis c.p.c., che si limita a segnalare l’istituto presso cui il debitore ha un rapporto, senza dire se il conto è effettivamente utilizzato o se contiene fondi.
Facciamo un esempio pratico: un avvocato ottiene dal 492-bis il nominativo di una banca, ma al momento del pignoramento il conto risulta chiuso da tempo.
L’azione è inefficace e il cliente ha speso tempo e denaro inutilmente. Con un rintraccio conti correnti con capienza, invece, il professionista sa già in anticipo se quel rapporto è operativo, evitando un pignoramento inefficace.
Altro caso: un’azienda vanta un credito importante e valuta se agire giudizialmente.
Attraverso la ricerca conti correnti da pignorare emerge che il debitore possiede due conti attivi, entrambi con buona capienza. Il report consente di pianificare subito l’azione esecutiva con un’alta probabilità di recupero, confermando la convenienza dell’azione legale.
In sintesi, il valore aggiunto del rintraccio sta proprio nella capienza: non solo sapere dove il debitore ha rapporti, ma anche se quei rapporti sono utilizzabili ai fini del recupero crediti. Un’informazione che fa la differenza tra un pignoramento a vuoto e un’azione efficace.
Tipologie di rintraccio: FULL, FULL Plus e Verifica+
Esistono tre principali versioni di rintraccio rapporti bancari, ognuna con caratteristiche specifiche.
| Tipologia | Cosa comprende | Benefici pratici | Scheda prodotto |
|---|---|---|---|
| Rintraccio FULL | Conti correnti bancari, conti postali, libretti, carte IBAN. Inclusa indicazione di capienza. | Riduce i tentativi di pignoramento a vuoto su rapporti tradizionali. | Vai alla scheda |
| Rintraccio FULL Plus | Tutto il FULL + rilevazione di conti online (es. N26, Revolut). | Intercetta IBAN di digital bank operanti in Italia (N26, Revolut, ecc.). | Vai alla scheda |
| Verifica+ Bancaria | Controllo su conti già noti: esistenza, attività e capienza. | Evita pignoramenti “alla cieca” su conti già noti ma forse inattivi o vuoti. | Vai alla scheda |
Pacchetti multi-indagine
Per avvocati, studi legali e aziende che gestiscono più pratiche, è possibile risparmiare con i pacchetti:
pacchetto 3 indagini
e pacchetto 5 indagini.
Ogni indagine ha le stesse caratteristiche della versione FULL, ma con prezzo ridotto.
Costi e tempi
- Costi: da 150 € + IVA (130 € + IVA per clienti convenzionati, es. Cassa Forense).
- Tempi: 10–15 giorni lavorativi, con opzione urgente a 10 giorni.
Aspetti legali e differenze con il 492-bis
Il rintraccio conti correnti bancari è un servizio legale se svolto da agenzie autorizzate.
Serve solo l’esistenza di un interesse legittimo, ad esempio un credito certo, liquido ed esigibile.
La differenza con il 492-bis c.p.c. è fondamentale:
– Il rintraccio fornisce dati aggiornati e immediatamente utilizzabili.
– Il 492-bis accede a banche dati istituzionali (INPS, Agenzia Entrate, PRA) che spesso riportano dati storici o non più attuali.
Per approfondire il tema in ottica normativa leggi anche la nostra guida completa all’indagine bancaria.
Quando conviene il rintraccio rispetto ad altre indagini
Il rintraccio è ideale quando l’obiettivo è trovare liquidità immediatamente aggredibile.
Se invece serve una visione completa del patrimonio (immobili, veicoli, quote societarie, redditi), conviene optare per un’indagine patrimoniale completa.
Domande frequenti sul rintraccio conti correnti
Posso scoprire se il conto è capiente?
Sì: viene fornita un’indicazione investigativa sulla disponibilità. Non è il saldo esatto, ma consente di valutare l’efficacia del pignoramento.
Si vedono anche i conti online?
Sì, con la versione FULL Plus sono compresi i principali conti online che operano in Italia (es. N26, Revolut).
Posso richiederlo senza titolo esecutivo?
Sì, è sufficiente un interesse legittimo. Il titolo serve solo per procedere al pignoramento.
Quanto dura la validità dei dati?
I dati sono aggiornati al momento della richiesta. Si consiglia di utilizzarli entro 3 mesi.
Posso fare una ricerca conto corrente postale?
Sì: il rintraccio comprende anche conti BancoPosta e libretti postali.
È possibile rintracciare rapporti bancari esteri?
Non direttamente: per i conti esteri occorre un’indagine specifica, diversa dal rintraccio nazionale.
Che differenza c’è tra rintraccio bancario e patrimoniale?
Il rintraccio individua solo rapporti finanziari. L’indagine patrimoniale fornisce una panoramica completa di beni mobili e immobili.
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