Indagini Patrimoniali: cosa sono e quando richiederle
Le indagini patrimoniali sono le attività di investigazione svolte su un soggetto persona fisica o giuridica volte a reperire informazioni sul tenore di vita di un soggetto, sulla sua capacità reddituale e sui beni posseduti, sia che trattasi di beni mobili che immobili. Tali indagini sono utili a supporto dell’attività legale, ad esempio per azioni di recupero crediti.
A cosa servono le Indagini Patrimoniali
Le Informazioni investigate sono molto più di una banca dati
Le indagini patrimoniali per recupero crediti sono rapporti investigativi che riportano informazioni commerciali sui beni detenuti dal debitore ed aggredibili ai fini del recupero del credito.
Esistono indagini patrimoniali per persone fisiche, ovvero dedicate a debitori individui, e indagini per persone giuridiche ovvero dedicate alle società o alle ditte individuali
L’azione legale di recupero necessita spesso di sapere dove concretamente agire per il recupero, ovvero dove siano materialmente i beni del debitore, soprattutto quelli che non reperibili da banche dati pubbliche.
Tra le principali indagini patrimoniali che si possono richiedere vi sono
- il rintraccio del posto di lavoro o della pensione con indicazione del reddito percepito e del datore di lavoro;
- Il rintraccio dei conti correnti intestati al soggetto, per verificare masse utilmente aggredibili, magari con indicazione della capienza;
- I redditi eventualmente percepiti da altre fonti, come beni dati in locazione, oppure rendite di altro tipo;
- Il rintraccio del domicilio per eventuali notifiche nei confronti di un soggetto
- Il rintraccio eredi, per rintracciare eredi del De Cuius
- Pacchetti investigativi che contengono più indagini in un singolo report
Si può anche confezionare l’indagine con i soli contenuti di interesse: esiste infatti la possibilità di ottenere un’indagine personalizzata per persone fisiche oppure un’indagine personalizzata per persone giuridiche
Come si può immaginare le esigenze possono essere tra le più svariate. Ogni caso è singolare e necessità di un approccio e di una metodica dedicata.
Le indagini patrimoniali non sono utili solamente nella fase cosiddetta «post-fido», cioè quando si intende recuperare un credito, bensì anche nella fase di valutazione preliminare di un soggetto.
Si pensi ad esempio alla verifica della reale operatività di una società, oppure della verifica della Sua solvibilità. Una mera visura da banca dati senza un approfondimento specifico del caso a volte non è sufficiente a fornire un quadro approfondito in merito ad un soggetto.
Ci sono report che si possono ottenere in tempo reale, perché si basano essenzialmente su banche dati riclassificate, ma queste possono veramente fornire dati su una società quando si devono magari affidare importanti forniture? O magari entrare in società?
Solo le indagini patrimoniali investigate riescono a scendere in profondità ed analizzare realmente la solvibilità e credibilità di un soggetto, perché non si fermano ad un mero dato camerale o di bilancio, ma vengono svolte da analisti che indagano, anche utilizzando fonti confidenziali e sopralluoghi se necessari, per scoprire la reale operatività e solvibilità di un soggetto.
Ma queste indagini sono legali e chi le può richiedere?
Le indagini investigate devono essere svolte da soggetti muniti di regolare licenza investigativa, a sensi dell’art 134 e ss. Del TULPS.
Si tratta di una licenza Prefettizia per l’espletamento di investigazioni private, senza la quale non è possibile effettuare legalmente investigazioni in capo ad un soggetto. Occorre quindi accertarsi di affidare sempre l’incarico di eseguire investigazioni a soggetti che siano muniti di regolare licenza, per essere certi di acquisire report che siano poi utilizzabili secondo le normative di legge.
In merito alla richiesta delle indagini patrimoniali è bene sapere che la normativa prevede che tali indagini possano essere richieste solo a fronte di un motivo giuridicamente rilevante.
Nello specifico, quando si richiede un’indagine, è necessario specificare:
- I principali elementi che giustificano l’investigazione;
- L’eventuale diritto che si intende esercitare in sede giudiziaria;
- La finalità dell’investigazione che si intende richiedere;
Tali informazioni sono necessarie ad accertare che l’investigazione sia richiesta solo a fronte di un motivo valido, e non per mera curiosità.
I principali elementi che giustificano l’investigazione sono, ad esempio, l’esistenza di un credito o di un diritto giuridicamente rilevante. Ci possono essere svariati motivi, ma devono avere un fondamento chiaro e riconoscibile.
L’eventuale diritto che si intende esercitare rappresenta l’ambito nel quale utilizzerò l’indagine. E’ evidente che l’indagine può essere utilizzata solo per tutelare interessi meritevoli, e nell’ambito delle opportune sedi.
La finalità dell’investigazione rappresenta il fine per il quale sto richiedendo tale indagine, che si collega necessariamente ai principali elementi che giustificano l’investigazione.
Ma quindi è necessario avere un titolo esecutivo per richiedere l’indagine?
La risposta è NO!
Basta avere un interesse legittimo e questo è uno dei vantaggi rispetto alle ricerche, ad esempio, che si effettuano ai sensi della 492 bis C.P.C.
Se ad esempio vanto un credito da un soggetto ma non ho ancora iniziato la fase giudiziale del recupero, posso comunque richiedere un’indagine investigata, non devo avere per forza «in mano» il precetto.
Report vs Indagine Patrimoniale
Non una semplice Visura ma uno Strumento Investigativo
La differenza principale fra le visure da banche dati pubbliche e le indagini patrimoniali è facilmente comprensibile anche se a volte possono essere confuse:
le indagini patrimoniali sono redatte a seguito di specifiche investigazioni che riportano dati confidenziali reperiti e verificati da analisti esperti, indagini eseguite ai sensi e secondo i dettami della licenza investigativa;
le visure da banche dati pubbliche sono report provenienti da fonti liberamente consultabili, come le visure camerali, catastali o i bilanci: tali dati vengono analizzati da appositi algoritmi che riclassificano i dati e li inseriscono all’interno di report per esprimere una valutazione di merito (rating) ed un fido concedibile (credit limit)
Le visure da banca dati non sono spesso sufficienti a fornire un panorama completo della situazione patrimoniale di un soggetto. Possono essere utili come punto di partenza per effettuare ulteriori accertamenti, oppure sono utili nel momento in cui si necessita un giudizio immediato in merito alla solvibilità di un soggetto.
Quando si unisce al dato pubblico l’investigazione si ottiene il massimo in termini di affidabilità ed approfondimento dell’indagine investigata
Ovviamente occorre comprendere quale sia il fine dell’indagine: laddove vi sia la necessità di valutare in tempo reale l’affidabilità di un soggetto occorre avere un report in pochi istanti, non vi è tempo di attendere gli esiti di un’investigazione. Ma se si vuole verificare seriamente se un soggetto è affidabile e meritevole, solamente l’indagine investigata potrà fornire una risposta attendibile
Mentre un’indagine pre affidamento che si ottiene in tempo reale può essere quindi meramente una visura da banca dati, un’indagine per recupero crediti veramente utile, infatti, dovrebbe contenere necessariamente un’investigazione magari accompagnata da dati pubblici.
Ad esempio, conoscere esclusivamente se un soggetto è titolare di immobili (dato pubblico) sarebbe limitante, ma anche conoscere il conto di un soggetto senza verificare magari i protesti o le pregiudizievoli potrebbe non rendere un quadro complessivo della situazione patrimoniale del soggetto.
Occorre quindi verificare la finalità dell’indagine per poter effettuare una scelta consapevole:
REPORT DA BANCHE DATI | INDAGINE INVESTIGATA |
Si ottiene in tempo reale | Si ottiene dopo alcuni giorni di lavorazione |
Proviene da una banca dati e non c’è intervento umano | Viene lavorata da uno o più analisti ed investigatori |
Contiene Dati Pubblici riclassificati e analizzati da appositi algoritmi | Contiene Dati Pubblici che vengono analizzati ed approfonditi da analisti ed investigatori |
Performante per valutare clienti con affidamenti bassi | Performante per valutare clienti con affidamenti medi e alti |
Non performante per supportare azioni di recupero crediti | Assolutamente performante per azioni di recupero crediti |
Con particolare riferimento alle indagini patrimoniali per recupero crediti queste necessariamente dovranno contenere il mix giusto di informazioni pubbliche e indagini investigate, con approfondimento da parte di un redattore qualificato. Solo così si potrà ottenere un’indagine che contenga elementi quanto più veritieri possibili e utili in fase di recupero crediti.
Si pensi al caso di una società: la visura camerale potrebbe riportare che la società è attiva, si conosce l’amministratore, si analizza il bilancio ed il rating sembra buono. Fino a qui la fotografia in tempo reale ottenuta è ottima.
Si tenta però di approfondire l’indagine. E cosa si scopre? La società è attiva in Camera di Commercio ma in realtà ha cessato le attività chiudendo i suoi stabilimenti e stabilendo la sede legale presso un commercialista.
O ancora si scopre che l’amministratore iscritto in camera di Commercio non è altro che un prestanome, in realtà la società è di fatto amministrata da un soggetto che ha già diversi problemi finanziari, e si scherma dietro a prestanomi in quanto la sua reputazione finanziaria e commerciale non è delle migliori…
Questi sono solo alcuni dei casi che si incontrano nella quotidianità dell’attività investigativa.
Anche quando si parla di andamento finanziario di una società e si analizza il bilancio bisognerebbe considerare alcuni fattori importanti: il rating di una società, che proviene dall’analisi di bilancio, è riferito a dati che sono dell’anno precedente, o ancora che si riferiscono ai 2 anni precedenti.
Se si vuole ottenere un’informazione aggiornata al momento della richiesta è assolutamente necessario investigare il dato pubblico, per poterlo approfondire ed attualizzare.
Quando richiederle?
I casi più frequenti di richiesta delle indagini patrimoniali è senza dubbio il recupero dei crediti. Spesso infatti è necessario individuare masse aggredibili in capo ad un soggetto debitore al fine di procedere al recupero forzoso. L’art. 2740 del codice civile in tema di responsabilità patrimoniale ricorda che il debitore risponde dell’adempimento delle proprie obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri; il creditore quindi ha diritto a rivalersi sui beni del debitore ai fini del recupero di crediti legittimamente vantati.
Tra i beni maggiormente ricercati se il debitore è una persona fisica vi sono i rapporti di conto corrente del debitore oppure i redditi lavorativi, al fine di effettuare un pignoramento presso terzi.
Nel caso di una persona giuridica, ad esempio una società commerciale, spesso vengono ricercati i crediti presso terzi, ovvero clienti ai quali la società sta fornendo beni o servizi al fine di effettuare altresì un’azione di pignoramento.
In base alla fattispecie è possibile espletare indagini patrimoniali di diverso tipo, volte ad individuare masse utilmente aggredibili, oppure accertare il tenore di vita di un soggetto. Si pensi ad esempio una causa di separazione o divorzio: frequentemente l’Avvocato vuole verificare se un soggetto che ha dichiarato magari redditi molto bassi ha in realtà un tenore di vita più elevato; in questo caso si possono svolgere sia attività informativo commerciali che attività investigative di vario tipo volte ad accertare i comportamenti di un soggetto, le sue frequentazioni, sempre allo scopo di comparare i redditi dichiarati con il tenore di vita reale di un soggetto.
Le indagini patrimoniali spesso vengono richieste anche per questioni di carattere ereditario. Si pensi ad un soggetto che vuole ricostruire il patrimonio del de cuius in quanto è erede dello stesso, oppure nel caso in cui vi siano sospetti di sottrazione del patrimonio. Le indagini sull’esistenza di rapporti bancari in capo al deceduto oppure sull’esistenza di polizze assicurative possono essere di grande utilità ai fini della ricostruzione del patrimonio di un soggetto deceduto.
Come richiederle?
La richiesta delle indagini patrimoniali è vincolata all’esistenza di un motivo giuridicamente rilevante, e presuppone che sia conferito un regolare mandato ad un investigatore privato regolarmente autorizzato.
Questo ovviamente a tutela della privacy dei cittadini e delle imprese. Non si può infatti indagare su di un soggetto per mera curiosità, cosi come è necessario che l’attività di indagine sia svolta secondo i dettami legislativi e i dati siano utilizzati esclusivamente per tutelare un diritto giuridicamente rilevante.
Per questo motivo è bene accertarsi che l’agenzia investigativa alla quale ci si rivolge sia munita di regolare licenza prefettizia italiana.
Altresì è consigliabile accertarsi che il mandato che si conferisce all’agenzia indichi la tipologia di indagini che si richiedono, la motivazione giuridicamente rilevante e l’utilizzo che si farà di queste indagini, il tutto come previsto dalla normativa vigente in materia di TULPS e Privacy.
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La nostra agenzia ha licenza prefettizia ex-art. 134 TULPS. Siamo un team di professionisti con esperienza decennale nel settore delle investigazioni creditizie, da anni assistiamo professionisti ed imprese nella ricerca di patrimoni per il recupero dei crediti. Puoi contattarmi direttamente al 329 5724694 oppure via mail a segreteria@inforecuperocrediti.com
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Domande Frequenti (FAQ)
Qui trovi le risposte alle domande più comuni sui nostri servizi di indagine patrimoniale:
Chi può richiedere un’indagine patrimoniale?
Chiunque abbia un interesse legittimo e documentabile può richiedere un’indagine, anche prima di iniziare una causa. Non è necessario avere un titolo esecutivo.
Le indagini patrimoniali sono legali?
Sì, se svolte da agenzie investigative con regolare licenza prefettizia, come previsto dall’art. 134 del T.U.L.P.S. Il nostro team opera nel rispetto delle normative sulla privacy e dell’etica professionale.
Quanto tempo serve per ottenere un’indagine?
In media, un’indagine patrimoniale completa viene consegnata entro 14/15 giorni lavorativi, salvo casi più complessi che richiedano verifiche supplementari.
Cosa contiene il report finale?
Il report può contenere informazioni su conti correnti, immobili, redditi da lavoro o pensione, veicoli, eventuali protesti, pignoramenti e altri elementi patrimoniali rilevanti.
Posso usare l’indagine in giudizio?
Le indagini patrimoniali investigative possono essere utilizzate in giudizio a supporto di un’azione legale, ma è bene sapere che, trattandosi di informazioni raccolte tramite fonti investigative, il loro valore probatorio può essere limitato. Nel caso sia necessaria la produzione in giudizio è bene contattarci preventivamente.