Nuovo Orientamento Giurisprudenziale: La Mediazione Interrompe i Termini per l’Opposizione a Decreto Ingiuntivo

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Il Tribunale di Bologna, con la sentenza n. 1473/2024, ha confermato che la notifica di un’istanza di mediazione può interrompere i termini per l’opposizione a un decreto ingiuntivo. Questo orientamento è in linea con le direttive delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione del 2013, che supportano l’utilizzo della mediazione come strumento per ridurre le controversie giudiziarie.

Il Caso

Un amministratore condominiale aveva emesso un decreto ingiuntivo contro una condomina per spese condominiali non pagate. Quest’ultima, contestando l’importo, aveva avviato una procedura di mediazione. Nonostante l’amministratore avesse rifiutato di partecipare alla mediazione, il Tribunale ha ritenuto tempestiva l’opposizione presentata dalla condomina oltre i 40 giorni dalla notifica del decreto.

La Giurisprudenza

La giurisprudenza riconosce che la notifica di un’istanza di mediazione interrompe sia i termini processuali sia quelli sostanziali, applicando lo stesso principio affermato dalle Sezioni Unite nel 2013. Questa interpretazione estende l’effetto interruttivo della mediazione anche ai termini per l’opposizione a decreto ingiuntivo, rafforzando così il favor legis per gli strumenti di mediazione.

Conclusione del Tribunale di Bologna

Il Tribunale di Bologna ha riaffermato che la richiesta di mediazione interrompe i termini per l’opposizione a decreto ingiuntivo, contribuendo a consolidare questo orientamento giurisprudenziale. Questa decisione sottolinea l’importanza della mediazione come metodo alternativo per risolvere le controversie, anche in presenza di scadenze stringenti per la presentazione delle domande giudiziali.